Hallo,waar zijn de afkeurende reacties van de gucht en andere zogenaamde democraten ? En al die doden en al die schade .Collateral damage natuurlijk want onze vrienden de zionisten zijn uiteraard democraten en verdedigen zich enkel en de anderen zijn natuurlijk de terroristen.

Beste anonymous,ik betreur iedere dode maar vergelijk geen appelen met citroenen.Irak word notabene bezet door de de beschermheer van zionistisch Israël ,de sterkste militaire macht ter wereld de VS en de Britten.Het zijn ook die bezettingstroepen die verantwoordelijk zijn voor de grootste schendingen van mensenrechten.Volgens het aloude heers en verdeel principe worden ook nog verschillende bevolkingsgroepen tegen elkaar opgezet.Hetis normaal dat er verzet is tegen de bezetting .
Tegen iedere bezetting is er verzet,dat was ook zo in 40-45 tegenover de nazis.De gewone mensen zijn meestal de dupe van een oorlog en tellen ook altijd de meeste slachtoffers.En de Palestijnen geconfronteerd met een militair zeer sterk Zionistisch Israël met grote broer de VS als leverancier van geld en wapens hebben al 110 jaar de meeste slachtoffers .Ze werden vermoord, hun land ontstolen en weggejaagd,en de muur van de schande zal hen helemaal het leven onmogelijk maken .

ik hoop dat die kan jullie helpen om de situatie kijken in een minder partiaal wijs. Ik weet het niet als deze brief was al in nederlands vertaald. Hier de italiaanse versie.

L'intervento di Amos Oz «Io, scrittore pacifista: è una guerra giusta» «Speriamo tutti, falchi e colombe, nella sconfitta di un’organizzazione del terrore che prende di mira i civili» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Molte volte in passato il movimento pacifista israeliano ha criticato le operazioni militari delle sue forze armate. Questa volta no. Questa volta la battaglia non c'entra con l'espansione e la colonizzazione israeliana. Non c'è territorio libanese occupato da Israele. Non ci sono rivendicazioni territoriali da una parte o dall'altra. Mercoledì l'Hezbollah ha sferrato un violento attacco, senza precedenti, all'interno del territorio israeliano. Si è anche trattato di un attacco all'autorità  e all'integrità  del governo libanese eletto. E questo perché attaccando Israele l'Hezbollah ha anche privato il governo libanese della prerogativa di controllare il proprio territorio e di prendere decisioni in fatto di guerra e di pace.
Il movimento pacifista israeliano disapprova l'occupazione e la colonizzazione della Cisgiordania. Ha disapprovato l'invasione del Libano da parte di Israele nel 1982 perché quell'invasione puntava a distogliere l'attenzione del mondo dal problema palestinese. Questa volta Israele non sta invadendo il Libano. Si sta difendendo da un attacco e da un bombardamento quotidiano di decine di città  e villaggi, cercando di annientare l'Hezbollah ovunque sia in agguato. Il movimento pacifista israeliano dovrebbe sostenere il tentativo di pura e semplice autodifesa da parte di Israele finché questa operazione prende di mira soprattutto l'Hezbollah e risparmia, quanto più possibile, le vite dei civili libanesi (compito non sempre facile visto che i lanciamissili Hezbollah usano spesso civili libanesi come sacchi di sabbia umani).
I missili dell'Hezbollah sono forniti da Iran e Siria, entrambi nemici giurati di tutte le iniziative di pace in Medio Oriente. Non può esserci equazione morale fra Hezbollah e Israele. L'Hezbollah prende di mira i civili israeliani ovunque essi siano, mentre Israele prende di mira soprattutto l'Hezbollah. Le ombre oscure di Iran, Siria e islam fanatico aleggiano sulle città  e i villaggi in fumo da una parte e dall'altra del confine israelo-libanese. Queste ombre oscure stanno anche soffocando la società  civile libanese, che con eroica battaglia si era recentemente liberata da una colonizzazione siriana di lunga durata.
La vera battaglia di questi giorni non infuria affatto tra Beirut e Haifa, ma tra una coalizione di nazioni in cerca di pace — Israele, il Libano, l'Egitto, la Giordania e l'Arabia Saudita da una parte — e l'islam fanatico, alimentato da Iran e Siria, dall'altra. Se, come tutti in Israele speriamo, falchi e colombe insieme, l'Hezbollah verrà  presto sconfitto, ad aver vinto saranno sia Israele sia il Libano. E inoltre: la sconfitta di un'organizzazione del terrore islamista militante può far accrescere sensibilmente le speranze di pace nella regione.

Lees dit eens en sta versteld van de genocidiale neigingen van de Corporate States of the world:

http://kurtnimmo.com/?p=471

Israël is hier niet aan z'n proefstuk toe van het gebruik van chemische en biologische wapens,...

La vera battaglia di questi giorni non infuria affatto tra Beirut e Haifa, ma tra una coalizione di nazioni in cerca di pace — Israele, il Libano, l'Egitto, la Giordania e l'Arabia Saudita da una parte — e l'islam fanatico, alimentato da Iran e Siria, dall'altra.